Una premessa necessaria che ci sentiamo di fare è relativa allo scopo dell’avere un blog, che aiuta sicuramente a mostrare una competenza ma che soprattutto serve per la sua forte utilità SEO.
Scrivere un blog aiuterà quindi il nostro sito e i nostri canali digitali in generale – se correttamente inseriti in una strategia di marketing integrato – a venir indicizzati in Google, rendendoci più facilmente rintracciabili. Questa indicizzazione non è ovviamente fine a sé stessa, lo scopo è infatti quello di rendere il brand più conosciuto, migliorarne l’immagine e quindi attrarre nuovi clienti o aumentare la spesa media sugli attuali.
Anche in questo caso e come sempre in business l’obiettivo da raggiungere, nel minor numero possibile di click, è quello di aumentare fatturati e quindi profitti.
Chiarito quindi quanto l’apertura di un blog e la redazione dei suoi articoli sia importante nella promozione del nostro prodotto o servizio, entriamo nel merito delle sue regole di funzionamento e della strategia alla quale si dovrà necessariamente legare.
Per “farsi trovare” e quindi conoscere sul motore di ricerca, i nostri articoli dovranno sottostare a determinate e rigide regole di Copywriting SEO, che presto approfondiremo insieme. Prima però di entrare nel merito dell’operatività di questo lavoro, vogliamo ricordare che ogni blog deve appoggiarsi ad una strategia di marketing e comunicazione ben studiata e considerare i punti a seguire.
Identificare:
Il contenuto e la sua forma sono un asset interessante, soprattutto se si conoscono ed applicano tutte le best practice di indicizzazione SEO.
Abbiamo già anticipato come una sapiente keyword research sia la base della nostra strategia, ma non è certo l’unico aspetto da tenere in considerazione quando si vuole lavorare di Search Engine Optimization.
Per arrivare ad avere più traffico in target e quindi più clienti, sarebbe auspicabile avere una SEO Strategy a tutto tondo, che non riguardasse quindi solo ed esclusivamente il blog ma impattasse anche il website e i canali social.
Le regole alla base della sua creazione però restano più o meno le medesime e muovono sempre, come anticipato, dall’identificazione delle nostre keyword d’interesse per arrivare all’utilizzo di:
Per la carica finale non resta che fare una piccola pausa e berci un meritato caffè… A proposito, tu come lo bevi?
Regalati una breve lettura leggera e divertente prima di metterti all’opera!
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Il futuro di Internet o un progetto destinato al flop?
No, purtroppo non stiamo parlando di uova al cioccolato ma di un concetto che richiama una tradizione anglosassone, entrata di diritto nella cultura pop con ben altri assunti.
Un articolo utile per iniziare a conoscere il rebranding.